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  • Ader incontra RRD

    gennaio 17, 2018 | | in Blog

    A Pitti Uomo Ader sceglie l’outdoor life di Roberto Ricci Designs

    Pitti Uomo è una delle vetrine più importanti dove scoprire il menswear di domani. E Ader è uno dei frequentatori più assidui della manifestazione fiorentina in Fortezza da Basso, perché a Pitti può trovare il non plus ultra in fatto di abbigliamento maschile, che andrà, poi, ad animare le vetrine del negozio di via Francesco Crispi, a Milano. Uno dei marchi più apprezzati non solo da Ader, ma anche dai suoi clienti è RRD, acronimo di Roberto Ricci Design che, a questa edizione del trade show in riva all’Arno, ha presentato la collezione per l’autunno-inverno 2018/19, accompagnando i nuovi modelli con il lavoro di due giovani appassionati. Ray Collins è un fotografo per caso, nel senso che si è avvicinato all’obbiettivo dopo un grave incidente in miniera, che gli ha causato una menomazione a una gamba e gli ha precluso il lavoro. Così Collins, anche appassionato surfista, ha scoperto di saper raccontare l’oceano e le sue onde attraverso le immagini. Nessun essere umano è immortalato, solo la potenza dell’onda che solca il mare. Le gigantografie realizzate da Collins sono state lo scenario efficace per le nuove creazioni di RRD. Altro artista coinvolto da Ricci è il ventunenne kite surfer olandese Jerrie van de Kop, che ha realizzato un video sul “Global warming” in Tanzania. Partendo da Zanzibar per arrivare alle pendici del Kilimangiaro, van de Kop ha documentato la progressiva desertificazione di quelle aree e tutto il suo viaggio appassionato è stato compiuto in solitaria e in kite surf, senza nessun aiuto esterno. Tanta passione per l’oceano e per la salvaguardia della Natura si riverbera anche nelle parole e nelle creazioni di Roberto Ricci, che Ader ha intervistato nel suo stand a Pitti, per scoprire le tendenze della prossima stagione fredda.

     

    Qual è lo spirito delle sue collezioni?

    Abbiamo puntato molto sul carattere trasversale dell’abbigliamento, partendo dalla muta da surf e arrivando alla giacca e al capospalla invernale per la città. L’abbiamo interpretato in modo nuovo, perché pensiamo che l’uomo di oggi cerchi qualcosa di semplice ed essenziale nella forma, però con dettagli molto attenti e puntuali nella costruzione nei tessuti.

    Che tipo di abbigliamento sceglie l’uomo moderno?

    Un abbigliamento trasversale, pratico, confortevole oltre che, ovviamente, bello e ricercato nella scelta dei tessuti. È un uomo che preferisce acquistare pezzi pregiati, che rimangono in guardaroba per tanti anni, piuttosto che comprare qualcosa di più veloce e alla moda.

     A quale tipo di uomo si rivolge la vostra trasversalità?

    Noi pensiamo a un uomo appassionato di outdoor life, di tempo libero, che cerca un valore importante nella sua vita. Il suo lusso è il tempo libero. Questo è il nostro cliente tipico.

    Il tessuto più performante per il prossimo autunno-inverno che avete usato in collezione?

    A livello di performance guardiamo all’utilizzo cittadino, ci piace ideare un capo che, nella sua costruzione, sia antivento e antiacqua, che abbia traspirabilità e sia confortevole, quindi l’elastane è il leitmotiv della collezione. È un tessuto tecnologicamente molto avanzato, ma al contempo, la sua ragion d’essere è nella sua origine olistica, cioè la somma delle varie componenti è superiore al risultato algebrico. Ecco perché il risultato è un capo aderente alle forme, in cui ci si muove bene dentro. Noi disegniamo e concepiamo i capi partendo dalla ricerca del tessuto, a cui poi adattiamo la modellistica.

    Se volessimo identificare RRD con uno slogan?

    Cerchiamo di portare l’oceano in città.

    Da sx: Gianpiero Di Bari, Roberto Ricci e Luigi De Rosa

    Roberto Ricci

    Al centro il fotografo Ray Collins

    Al centro il kite surfer Jerrie van de Kop

     

     

     

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